Sulla piattaforma web dell’iniziativa volta alla promozione del benessere di comunità, spazio al video al piccolo documentario dedicato allo sport per donne. Per il BV, si tratta di un “futuro femminile plurale”
Con il Mamanet, le donne fanno rete per un “futuro femminile plurale”: l’esperienza dello sport per donne promosso da AiCS in tutta Italia diventa, a Forlì, una delle buone pratiche cittadine volte a creare il vero benessere di comunità. A dirlo, è la Settimana del Buon Vivere, festival dedicato al benessere sociale che, condotto da Serena Dandini e voluto da Monica Fantini, da anni unisce le storie di inclusione e promozione sociale ai dibattiti politici su welfare e politiche di coesione.
Per l’edizione 2020, intitolata “Futuro femminile plurale” e tenutasi rigorosamente on line a causa dell’allerta Covid, il Festival del Buon Vivere ha aperto un bando rivolto al territorio romagnolo per il racconto delle più belle storie di inclusione dedicate alle donne. Il comitato AiCS di Forlì-Cesena ha partecipato presentando il suo video racconto in 15 minuti del Mamanet e di come, sul territorio, sia stato in grado di promuovere la coesione di donne che vengono da culture e popoli diversi e la promozione di una forte rete sociale tra loro.
Il video, scelto insieme a pochi altri come esempio di pratica inclusiva, è stato trasmesso domenica mattina sulla piattaforma della Settimana del Buon Vivere e sui suoi canali social, poi rilanciato dalle tante atlete che praticano Mamanet in Romagna. Il video-racconto mostra le regole tecniche del gioco ma anche quelle sociali di unione e inclusione attraverso lo sport: dà spazio alle dirette protagoniste in campo e alla presidente del comitato AiCS Forlì Cesena Catia Gambadori che racconta il valore aggiunto del cachibol per mamme e per donne over 30. “E’ uno sport di pace e di dialogo – ha detto -, attraverso il quale le donne recuperano i propri spazi e imparano a fare rete”.
SCARICA QUI IL VIDEORACCONTO DI MAMANET
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