Nelle Regioni dove possibile lo sport di contatto, le atlete AiCS hanno ripreso anche le partite
Creare una rete tra mamme, prima ancora tra donne, offrendo loro un luogo speciale di gioco, condivisione e inclusione sociale attraverso lo sport. Questo il senso di MamaNet, lo sport delle donne che, promosso dall’Associazione italiana cultura sport, interessa un migliaio di atlete in tutta Italia.
Versione italiana del cachibol, a metà tra pallavolo e palla rilanciata, il Mamanet è riservato alle mamme di tutte le età e alle donne over 30: non necessita di preparazione atletica ed è a basso impatto aerobico, dunque possono praticarlo tutte, giovani e meno giovani.
La ripresa degli allenamenti e delle partite – nelle regioni dov’è consentito lo sport di contatto – ha permesso a centinaia di donne di tornare a incontrarsi dopo i difficili mesi di lockdown nel corso dei quali proprio le mamme sono state tra le categorie più penalizzate, tra smart working, casse integrazione e aiuto alla didattica a distanza per i figli. Ad oggi, AiCS promuove Mamanet a Roma, Forlì, Bologna, Firenze, Lecce, Foggia, Vieste, Squinzano e Avellino ma non tutti hanno ripreso con gli allenamenti e chi ci è riuscito lo fa solo all’aria aperta, nei parchi o sulla spiaggia, come a Forlì, Roma e in Salento: questo perché molte palestre comunali non sono state ancora riassegnate alle associazioni sportive, vero ostacolo alla reale ripartenza, come rilevato anche da Monica Zibellini, coordinatrice di Mamanet Italia e presidente di AiCS Roma, su TgAiCS del 10 luglio.
Gli allenamenti, dove possibile, riprendono comunque all’aperto e l’entusiasmo non manca.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.